
La collezione di oggetti in vetro del Museo Ariana ripercorre lo sviluppo dell’attività vetraria in Europa, dal Rinascimento fino al periodo contemporaneo.
Il secolo d’oro veneziano è caratterizzato dai vetri soffiati, incisi e lavorati con la tecnica della filigrana dagli artigiani dell’isola di Murano. Durante i secoli successivi, i vetri colorati e dipinti con smalti policromi del nord d’Europa saranno molto apprezzati. La produzione ricca di fascino di Flühli, nell’ Entlebuch svizzero, ne è un bell’esempio.
L’aggiunta di d’ossido di piombo alla composizione del vetro gli conferisce una limpidità ed una lucentezza senza pari: si tratta del cristallo che, in Inghilterra e in Boemia, sarà valorizzato dall’ arte del taglio e dell’ l’incisione.
Daum e Gallé, così come i maestri vetrai contemporanei, giocano con le proprietà dei materiali, dando vita a tecniche elaborate e innovative.
Il pizzo del vetro lavorato a filigrana di questa coppa si apre su di una forma raffinata e gioca fra trasparenza e opacità: magia e padronanza tecnica sono qui al posto d’onore.
Foto Jean-Marc Cherix
Opere della collezione
Caricamento in corso
Share this page